Radicali? Già, ma dove sono le nevi dell’altr’anno?

Villon e la ballata degli impiccatiParlando con alcuni esponenti cattolici del Pd, favorevoli, ovviamente, alla candidatura della Bonino e che, per rendere la loro posizione più credibile e meno casuale, si profondono per lei in attestati di stima e di grande considerazione morale e politica, oltre allo sgomento, ho elaborato un piccolo esempio.

Se consideriamo l’intero apparato dello schieramento politico di centro sinistra come se esso fosse una potente e moderna autovettura, la pattuglia degli ex-popolari potrebbe essere paragonata al tubo della benzina. Povera cosa, ma – come è evidente – essenziale per far funzionare tutti i più sofisticati meccanismi della vettura.

Venendo dall’esempio alla realtà politica, penso che l’assenso improvvidamente e subito dato dagli ex-popolari alla candidatura della Bonino, sia stato decisivo – proprio come il tubetto della benzina – al buon esito dell’operazione. Esso è stato il  valore aggiunto (si dice pure utilità marginale) che è servito a modificare l’immagine della Bonino, facendo dimenticare la sua intransigenza per la destrutturazione delle certezze sulla vita e sulla famiglia (chi non ricorda, ad esempio, il suo dibattito in tv con la Jervolino sull’aborto?), per farla apparire come una brava e diligente amministratrice, zelante della legalità (già, non ce n’era nessun altro nel centro sinistra?) oltretutto di livello europeo e internazionale.

Ma “dove sono le nevi dell’altr’anno?”, si chiedeva nel XV secolo Francois Villon, il “poeta maledetto” dei bassi parigini. E aveva ragione così come anche noi dovremmo domandarci: dove sono i fiumi d’inchiostro spesi dai democristiani, dai popolari e (almeno per l’aborto) anche dai cattolici democratici (per tacere della Chiesa), contro il pensiero radicale?

E’ forse un invenzione? Sognavamo quando fino a ieri eravamo contrapposti sul tema cruciale degli embrioni? Sognavamo come Carducci “in riva di Scamandro”?

Contrordine amici, i radicali non sono mai stati in contrapposizione con il pensiero cristiano sulla vita e sulla famiglia. Non è vero che la Bonino si sia fatta pure fotografare mentre effuttuava un aborto per disobbedienza civile. Non è vero che volevano la liberalizzazione delle droghe. Non è vero nulla e sono io che confondo questa donna del nord che vuole governare il rustico Lazio, con la sua Madonna Pellegrina che tanti anni fa girava per gli oltre trecento paesi della nostra regione,  dei quali, manco a dirlo, la candidata conosce ogni vicenda presente e del passato.

E così i nostri pensano: per fortuna che c’è Emma. Altro che radicali!